Maternità surrogata: che cos'è, dove è vietata e dove è permessa - Feminility - la Rivista per le Donne che Cambiano il Mondo

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domenica 20 ottobre 2024

Maternità surrogata: che cos'è, dove è vietata e dove è permessa

Maternità surrogata: che cos'è e il suo status legale




La maternità surrogata è una pratica attraverso la quale una donna, detta madre surrogata o gestante, porta a termine una gravidanza per conto di altre persone o coppie che desiderano avere un figlio ma non possono concepirlo autonomamente. Questa soluzione viene scelta da chi, per ragioni di infertilità, malattie, o altre condizioni mediche, non può vivere direttamente l’esperienza della gravidanza. La maternità surrogata si divide in due tipi principali:

  1. Surrogata gestazionale: l'ovulo e lo sperma provengono dai genitori intenzionali o da donatori, e la surrogata non ha legami biologici con il bambino.
  2. Surrogata tradizionale: la surrogata fornisce il proprio ovulo, diventando così la madre biologica del bambino, mentre lo sperma proviene dal padre intenzionale o da un donatore.

Perché la maternità surrogata è considerata una pratica controversa?

La maternità surrogata è un argomento complesso e controverso, che solleva dibattiti etici, legali e morali. Le questioni principali riguardano:

  • I diritti della donna: Alcuni sostengono che la maternità surrogata possa diventare una forma di sfruttamento, soprattutto quando le donne sono costrette o economicamente incentivate a portare avanti la gravidanza. In alcuni casi, le condizioni di vita delle surrogate sono considerate inaccettabili, soprattutto nei paesi dove la regolamentazione è meno rigida.
  • Il benessere del bambino: Altre preoccupazioni riguardano il futuro del bambino e il potenziale conflitto di interessi tra la madre surrogata e i genitori intenzionali.
  • Diritti dei genitori intenzionali: La legalità e la sicurezza dell'intero processo variano molto da paese a paese, e ciò può causare incertezze giuridiche.

Maternità surrogata e status legale in Italia

In Italia, la maternità surrogata è vietata dalla Legge n. 40 del 2004, che regola la procreazione medicalmente assistita (PMA). L'articolo 12 di questa legge vieta esplicitamente la pratica della maternità surrogata, punendo chiunque organizzi o pubblicizzi tale pratica sul territorio nazionale con la reclusione da tre mesi a due anni e una multa. Questa legge è stata approvata con l'obiettivo di impedire la "commercializzazione" della gravidanza e proteggere i diritti delle donne.


Reato universale: che significa?

Nel 2023, il Parlamento italiano ha approvato una proposta di legge che rende la maternità surrogata un reato universale. Questo significa che chiunque, cittadino italiano, partecipi alla pratica della maternità surrogata anche in un paese dove è legale, rischia di essere perseguito penalmente al ritorno in Italia. La nuova legge si applica sia alle coppie eterosessuali che omosessuali, e ha suscitato diverse polemiche e proteste.

La decisione di considerare la maternità surrogata come reato universale è stata giustificata dal governo come una misura per proteggere i diritti umani e contrastare lo sfruttamento delle donne, specialmente nei paesi economicamente più svantaggiati. Tuttavia, i critici sostengono che questo approccio non risolva il problema, ma limiti solo la libertà delle persone di avere figli con i mezzi a loro disposizione.


Dove è legale la maternità surrogata?

La maternità surrogata è legale in diversi paesi, ma le normative variano ampiamente. Alcuni paesi permettono solo la surrogata altruistica (non a scopo di lucro), mentre altri permettono anche la surrogata commerciale (dove la madre surrogata riceve un compenso economico). Di seguito una panoramica dei paesi dove la maternità surrogata è legale o regolamentata:


Paesi dove la maternità surrogata commerciale è permessa

  1. Stati Uniti: Negli USA, la regolamentazione varia da stato a stato. Alcuni stati, come la California e il Nevada, permettono la maternità surrogata commerciale e hanno leggi che proteggono sia i genitori intenzionali che le surrogate. Altri stati, invece, la vietano o non hanno leggi specifiche.
  2. Ucraina: È una delle destinazioni più popolari per le coppie straniere, poiché le leggi ucraine permettono la maternità surrogata commerciale e garantiscono ai genitori intenzionali pieni diritti legali sul bambino.
  3. Georgia: Simile all'Ucraina, la Georgia ha leggi che facilitano la maternità surrogata commerciale per le coppie eterosessuali.
  4. Russia: Anche in Russia la maternità surrogata è legale, ma non senza criticità, soprattutto in relazione alla protezione legale delle surrogate e dei bambini.

Paesi dove la maternità surrogata altruistica è permessa

  1. Canada: In Canada, la maternità surrogata è legale, ma solo in forma altruistica. Questo significa che la madre surrogata non può ricevere un compenso, a parte il rimborso delle spese mediche e altri costi direttamente correlati alla gravidanza.
  2. Regno Unito: Come in Canada, la maternità surrogata è permessa solo su base altruistica. La legge britannica prevede che la madre surrogata sia considerata la madre legale del bambino alla nascita, e i genitori intenzionali devono ottenere un ordine parentale per essere riconosciuti come genitori legali.
  3. Australia: Anche qui è permessa solo la surrogata altruistica, e le leggi variano leggermente tra gli stati e territori australiani. Non è legale pagare la surrogata oltre il rimborso delle spese.

Paesi dove la maternità surrogata è vietata

  1. Italia: Come già menzionato, la maternità surrogata è illegale, ed è ora considerata un reato universale.
  2. Francia, Germania, Spagna: In questi paesi, la maternità surrogata è vietata e non esistono leggi che ne regolamentano la pratica.
  3. Svezia: Anche qui la maternità surrogata è illegale, sia in forma commerciale che altruistica.

La questione della maternità surrogata continua a generare dibattiti accesi in tutto il mondo. Se da un lato offre una possibilità concreta a molte persone di avere figli, dall'altro solleva interrogativi etici legati ai diritti delle donne, alla dignità umana e alla commercializzazione del corpo femminile. Le nuove disposizioni in Italia riflettono una scelta netta di opporsi a tale pratica in tutte le sue forme, anche a costo di limitare la libertà personale dei cittadini italiani che cercano soluzioni alternative all'estero. La situazione varia notevolmente da paese a paese, e non sembra esserci una soluzione globale che possa soddisfare tutte le parti coinvolte.

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