Il fenomeno degli "incell" e dei "redpill" sui social è emerso negli ultimi anni come un argomento di discussione molto controverso, suscitando preoccupazione tra esperti di psicologia, sociologia e sicurezza online. Questi gruppi, purtroppo, sono spesso legati a visioni del mondo estremamente polarizzate, che riflettono, in modo distorto, idee su sessualità , identità di genere, e relazioni. Per comprendere meglio il fenomeno, è necessario esplorare le origini, i principi e le dinamiche che caratterizzano sia gli "incell" che i "redpill", nonché il loro impatto sulle persone e sulla società .
Cosa sono gli "Incell"?
Il termine "incell" è l'abbreviazione di "involuntary celibate", che in italiano si traduce come "celibe involontario". Si riferisce a un gruppo di uomini che si identificano come incapaci di avere relazioni sessuali o romantiche, e che spesso esprimono frustrazione e risentimento per questa condizione. Molti membri di questa comunità si ritengono vittime di una società che non riconosce il loro valore e che attribuiscono la causa della loro solitudine a fattori esterni, come l’aspetto fisico, la mancanza di competenze sociali, il reddito o, in alcuni casi, una presunta "superiorità " delle donne.
Un esempio di contenuto Incell in un gruppo Facebook
Gli "incell" tendono a riunirsi in forum online e gruppi di discussione dove si scambiano opinioni e teorie sulle relazioni, spesso attraverso un linguaggio misogino e sessista. Questi spazi diventano terreno fertile per sviluppare teorie complottistiche che dipingono le donne come un gruppo che esercita un potere ingiustificato sugli uomini, contribuendo alla loro condizione di solitudine. La frustrazione che spesso accompagna questa visione è talvolta espressa con toni violenti, che possono sfociare in ideologie dannose. In alcuni casi, ciò ha portato a episodi di violenza fisica, come nel caso di Elliot Rodger, che nel 2014 ha compiuto un attacco armato in California, esprimendo nel suo manifesto la rabbia verso le donne per non avergli concesso una relazione.
I "Redpill": Un Concetto Simile con una Prospettiva Diversa
Il termine "redpill", che deriva dal film Matrix del 1999, si riferisce alla pillola rossa che permette al protagonista di vedere la "realtà " nascosta, al di là delle illusioni della sua vita quotidiana. Nel contesto dei social media e dei gruppi di discussione, il termine è stato adattato per rappresentare l'idea di svegliarsi da una sorta di "sonno sociale" e di abbracciare una visione del mondo che respinge le convenzioni e le normative sociali tradizionali. In particolare, i "redpill" sono spesso legati a ideologie che criticano il femminismo, promuovono la disuguaglianza di genere e giustificano un approccio molto maschile e competitivo nelle relazioni.
Un esempio di contenuto "Redpill" su un gruppo Facebook
Molti aderenti al movimento "redpill" ritengono che gli uomini siano stati danneggiati dalle politiche moderne, come il femminismo e le leggi che promuovono l’uguaglianza di genere. Questi gruppi affermano che le donne, avendo acquisito più potere nella società , stiano sfruttando gli uomini a loro vantaggio, manipolando i sistemi sociali, legali ed economici. A differenza degli "incell", che si concentrano sulla frustrazione per la mancanza di relazioni, i "redpill" tendono a focalizzarsi sul miglioramento del proprio status sociale, fisico ed economico, al fine di "recuperare" il controllo nelle relazioni con le donne.
Una delle caratteristiche distintive del movimento "redpill" è l'enfasi su quello che viene definito "self-improvement" (autocontrollo), che implica investire nel proprio aspetto fisico, nel proprio successo professionale e nelle proprie capacità sociali, al fine di diventare più attraenti e competenti. Sebbene il concetto di miglioramento personale non sia di per sé negativo, la distorsione che il movimento dà a questa idea può portare a un'interpretazione molto competitiva e, talvolta, aggressiva delle relazioni tra i sessi.
Esempi di Gruppi e Contenuti "Incell" e "Redpill"
Sui social, i gruppi e i forum che trattano di questi argomenti proliferano su piattaforme come Reddit, 4chan, e Discord. Ad esempio, esistono subreddit come r/Incels e r/RedPill, dove gli utenti discutono in modo anonimo delle loro esperienze, e spesso si scambiano idee che ruotano attorno a temi di misoginia, sessismo e odio verso le donne. Questi spazi possono fungere da cassa di risonanza per l'alimentazione di visioni distorte delle relazioni di genere.
Uno degli esempi più noti di contenuti "redpill" è quello legato alla "teoria della seduzione", che promuove l'idea che gli uomini possano ottenere relazioni romantiche o sessuali con le donne solo attraverso tecniche manipolative, come il "negging" (offrire complimenti sotto forma di insulti sottili). Questi gruppi tendono a vedere il mondo delle relazioni come una guerra tra sessi, dove la vittoria è determinata dalla capacità dell'uomo di dominare e manipolare la donna.
Le Conseguenze del Fenomeno
Il fenomeno degli "incell" e dei "redpill" è preoccupante per vari motivi. In primo luogo, alimenta una visione distorta delle relazioni, dove il rispetto reciproco e la comprensione vengono sostituiti da conflitti e rivalità . Inoltre, il linguaggio sessista e violento che spesso emerge in questi spazi online può influenzare negativamente i giovani, in particolare quelli che si trovano in una fase vulnerabile della loro vita, contribuendo alla diffusione di ideologie dannose.
Alcuni esperti temono che l'isolamento sociale e la frustrazione che alimentano questi gruppi possano anche portare a comportamenti estremi. Il caso di Elliot Rodger è solo uno degli esempi più gravi di come la combinazione di solitudine, risentimento e ideologie tossiche possa sfociare in violenza. La cultura "incell" e "redpill", quindi, non solo mette in discussione il concetto di uguaglianza tra i sessi, ma può anche favorire la radicalizzazione di individui vulnerabili.
Il fenomeno degli "incell" e dei "redpill" sui social è un riflesso di un malessere sociale profondo, che va oltre le difficoltà individuali nelle relazioni interpersonali e si estende a ideologie che minano le basi della parità di genere e del rispetto reciproco. È essenziale che ci sia una maggiore consapevolezza riguardo a questi fenomeni e che si lavori per promuovere un dialogo sano e costruttivo tra i sessi. Allo stesso tempo, è fondamentale che le piattaforme sociali adottino misure per prevenire la diffusione di contenuti che incitano all’odio e alla violenza. Solo attraverso un impegno collettivo si potrà sperare di contrastare l’influenza negativa di questi gruppi e promuovere una cultura di inclusività e rispetto.