Come diventare Astronauta: una carriera come Samantha Cristoforetti - Feminility - la Rivista per le Donne che Cambiano il Mondo

Post Top Ad


Post Top Ad

venerdì 13 giugno 2025

Come diventare Astronauta: una carriera come Samantha Cristoforetti

 



Diventare astronauta è il sogno di molti bambini, spesso ispirati dalle immagini suggestive dello spazio e dalle missioni coraggiose verso l’ignoto. In Europa, questo sogno ha preso forma concreta grazie a figure come Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ma come si arriva davvero a diventare astronauti? Qual è il percorso, quali i requisiti, e cosa ci insegna la carriera di Samantha Cristoforetti?

L’inizio del sogno: passione e studio

Samantha Cristoforetti nasce a Milano nel 1977, ma cresce in Trentino. Fin da piccola mostra una forte curiosità verso il cielo e la scienza. Dopo il liceo scientifico, si iscrive al corso di Ingegneria meccanica all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, dove si laurea con il massimo dei voti. Il suo percorso di studi è altamente interdisciplinare: oltre all’ingegneria, studia anche fisica, chimica, biotecnologie, fino a completare una formazione avanzata anche in lingue straniere (parla fluentemente italiano, inglese, tedesco, francese e russo).

Il passaggio fondamentale: la carriera militare

Uno dei punti chiave nella formazione di Samantha è la scelta di intraprendere la carriera militare. Entra all'Accademia Aeronautica di Pozzuoli nel 2001 e si laurea in Scienze Aeronautiche. Diventa pilota militare, raggiungendo il grado di capitano e accumulando oltre 500 ore di volo su diversi aerei. L’esperienza militare, soprattutto come pilota, rappresenta un importante vantaggio per chi aspira a diventare astronauta: disciplina, gestione dello stress, lavoro di squadra e familiarità con le tecnologie aerospaziali sono tutte competenze fondamentali.

La selezione dell’ESA: un processo durissimo

Nel 2008, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) lancia una campagna di selezione per nuovi astronauti. Su 8.413 candidati da tutta Europa, solo sei vengono scelti: tra loro c’è anche Samantha Cristoforetti. Il processo di selezione è uno dei più duri al mondo: test psicologici, prove fisiche, valutazioni mediche approfondite, simulazioni in ambienti estremi e numerosi colloqui. L’obiettivo è individuare persone con una resistenza straordinaria allo stress, una mente brillante e una grande capacità di adattamento.

Per partecipare a una selezione ESA, occorre possedere una laurea in discipline scientifiche (STEM), almeno tre anni di esperienza professionale e una buona forma fisica. Non è obbligatorio essere piloti, ma rappresenta un punto a favore. È richiesta anche la conoscenza fluente dell’inglese e preferibilmente di altre lingue.

L’addestramento da astronauta

Dopo la selezione, inizia un lungo addestramento presso l’European Astronaut Centre di Colonia (Germania), a Houston (NASA) e in Russia (Roscosmos). L’addestramento dura anni e include:

  • studi avanzati di ingegneria e sistemi di bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS)
  • prove di sopravvivenza in ambienti ostili
  • addestramento subacqueo per simulare l’assenza di gravità
  • corsi di medicina d’emergenza
  • esperimenti scientifici da condurre nello spazio

Cristoforetti dimostra eccellenti capacità e viene assegnata alla missione Futura, diventando nel 2014 la prima donna italiana nello spazio e la prima europea a trascorrere il periodo più lungo in orbita in una singola missione (199 giorni).

Vita sulla Stazione Spaziale Internazionale

La vita a bordo della ISS è regolata da ritmi serrati. Gli astronauti lavorano circa dieci ore al giorno tra esperimenti scientifici, manutenzione della stazione e attività fisiche obbligatorie per contrastare la perdita di massa muscolare dovuta alla microgravità. Dormono in capsule individuali e comunicano regolarmente con le famiglie e con il pubblico attraverso video e social media.

Durante la missione Futura e quella successiva, Minerva (2022), Samantha ha partecipato a esperimenti in biologia, medicina, fisica dei fluidi e tecnologia dei materiali. È stata anche la prima donna europea a comandare la ISS, un risultato storico che testimonia la fiducia e la stima dell’intera comunità spaziale.

Le competenze richieste oggi per diventare astronauta

Se oggi vuoi seguire le orme di Cristoforetti, ecco le competenze che dovrai sviluppare:

  • Formazione scientifica avanzata: laurea magistrale o dottorato in ingegneria, matematica, fisica, medicina, biologia, informatica.
  • Esperienza professionale: almeno 3 anni di lavoro in campo tecnico-scientifico o clinico.
  • Ottima condizione fisica: assenza di patologie gravi, vista corretta, altezza tra 150 e 190 cm.
  • Conoscenza delle lingue: l’inglese è obbligatorio; il russo e il francese sono un vantaggio.
  • Capacità relazionali e psicologiche: saper lavorare in team, mantenere la calma sotto pressione, adattarsi a contesti multiculturali.

Nel 2021, l’ESA ha riaperto le selezioni per nuovi astronauti, inclusi profili per astronauti con disabilità fisiche: un passo importante verso una maggiore inclusività.

La divulgazione e l’ispirazione per le nuove generazioni

Oggi Samantha Cristoforetti è anche un’importante divulgatrice scientifica. Attraverso libri, conferenze e interventi televisivi, racconta l’importanza della scienza, della formazione e della perseveranza. Il suo libro “Diario di un'apprendista astronauta” è un best-seller tradotto in varie lingue e adottato in molte scuole italiane.

La sua carriera rappresenta un esempio tangibile per giovani ragazze e ragazzi che vogliono seguire una vocazione spaziale. È la prova che anche partendo da un piccolo paese italiano si può arrivare tra le stelle, se si uniscono passione, studio e determinazione.

Diventare astronauta non è facile: richiede anni di preparazione, sacrifici e una formazione d’eccellenza. Ma è un obiettivo possibile, come dimostra la carriera straordinaria di Samantha Cristoforetti. Il suo percorso insegna che l’Italia può contribuire alla ricerca spaziale globale con competenza, intelligenza e visione. E chissà: magari il prossimo astronauta italiano o la prossima comandante della ISS sta leggendo proprio ora queste righe.

Post Top Ad