Donne avvocato, il 58% lamenta di aver subito discriminazioni sul lavoro - Feminility - la Rivista per le Donne che Cambiano il Mondo

Post Top Ad


Post Top Ad

giovedì 6 febbraio 2025

Donne avvocato, il 58% lamenta di aver subito discriminazioni sul lavoro




Un sondaggio dell'Osservatorio sulle pari opportunità nelle professioni ordinistiche ha rivelato che il 58% delle donne avvocato afferma di aver subito discriminazioni di genere sul lavoro, mentre la stessa lamentela viene espressa dall'11,4% degli uomini. Le statistiche sono simili tra i commercialisti, mentre la percentuale scende al 40% per i notai. Questo dato è stato raccolto tramite un'indagine promossa dalla Fondazione per la Professione Psicologica Adriano Ossicini, in collaborazione con vari consigli professionali, tra cui il Consiglio Nazionale Forense.

A livello globale, secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, l'Italia occupa l'87° posto su 146 Paesi, con un peggioramento di 8 posizioni rispetto all'anno precedente. Le cause principali di questa situazione includono la bassa percentuale di donne occupate, il divario salariale tra i generi, la scarsa partecipazione femminile alla vita pubblica e decisionale, nonché la carenza di politiche efficaci per la conciliazione vita-lavoro.

L'indagine, che ha coinvolto 7.500 professionisti, ha rivelato che la maggior parte dei partecipanti, sia uomini che donne, lavora a tempo pieno, con una distribuzione del tempo famiglia-lavoro simile tra le diverse professioni. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti ritiene che una leadership mista sia la più apprezzabile e non considera gli uomini o le donne più adatti a settori professionali specifici. Tra gli avvocati, solo il 17,1% delle donne e il 24,6% degli uomini pensa che esista una differente attitudine tra i generi, con percentuali leggermente più alte per i commercialisti.

Nonostante la conoscenza dell'istituzione di Comitati e Commissioni di Pari Opportunità, molti professionisti non sono consapevoli di piani futuri per la parità di genere. Il 67,1% delle donne avvocato e il 62,4% degli uomini dichiarano di non sapere se tali piani saranno adottati nei prossimi cinque anni.

Alcune professioniste hanno evidenziato che la disparità di genere è spesso influenzata dalle convinzioni di clienti e colleghi. Ad esempio, i clienti tendono a vedere gli uomini come avvocati e le donne come dottoresse o segretarie, mentre le colleghe senza figli spesso escludono le madri dalle pratiche più rilevanti per via della loro maggiore disponibilità. Per combattere questa discriminazione, alcune professioniste ritengono che sia necessario sensibilizzare l'intero mondo dell'avvocatura sui pregiudizi di genere, mentre altre sostengono che l'unica vera soluzione sia un cambiamento culturale basato sulla conoscenza e la libertà da stereotipi e ingiustizie.

Infine, c'è anche una preoccupazione per il fatto che, nonostante la crescente presenza femminile nella professione forense, questa sembra più un segno di una perdita di rilevanza sociale ed economica della professione stessa, piuttosto che un segno di progresso.

Post Top Ad