La Libreria delle Donne di Milano celebra il suo cinquantesimo anniversario con un ricco programma di eventi incentrato sul futuro e sul recupero delle sue radici. L'anniversario segna un momento di riflessione per un movimento che ha contribuito a rinnovare il panorama politico e sociale. Il 2025 si concentrerà sulle modalità di incontro in presenza, richiamando le esperienze iniziali per proiettarsi verso nuovi orizzonti.
Fondata nel 1975 in Via Dogana 2, la Libreria delle Donne è un punto di riferimento storico per il femminismo milanese. Originariamente nata grazie all'iniziativa di un gruppo di femministe appartenenti alla cooperativa Sibilla Aleramo, tra cui personalità come Lia Cigarini e Luisa Muraro, la libreria si è sempre distinta per la sua attenzione alla produzione letteraria femminile, mantenendo un archivio storico e una ricca attività editoriale. Ha anche dato vita a pubblicazioni come la rivista Via Dogana e ha organizzato eventi culturali, proiezioni cinematografiche e incontri politici attraverso il Circolo della Rosa.
Nel corso degli anni, la libreria è stata al centro di alcune polemiche interne al movimento femminista, legate a temi come i diritti civili e la visione del femminismo "della differenza". Questo approccio, che sostiene che le differenze di genere non debbano essere omologate, ha portato a una visione critico-politica della parità tra donne e uomini. L'approccio delle fondatrici ha generato dibattiti, specialmente per quanto riguarda la posizione della libreria nei confronti delle donne trans e la nozione di genere. Questo ha portato alla definizione della libreria da parte di alcuni come parte del movimento TERF (Trans Excludent Radical Feminist).
Guardando al futuro, il programma del 2025 prevede un'intensa attività che si rifà alle origini degli anni '70, quando i gruppi di autocoscienza, nati in ambito privato, hanno rappresentato una delle prime forme di disgregazione della dimensione privata. Le iniziative includeranno incontri con l'Enciclopedia delle donne, un dialogo con le bambine dell’Accademia delle Piccole Filosofe, letture su figure emblematiche del femminismo, come Margherita Porete e Simone Weil, e discussioni con case editrici che promuovono opere di autrici. Inoltre, saranno organizzati convegni e tavole rotonde con esperti di vari settori, tra cui l'autonomia economica e il pensiero creativo femminile.
Questo anniversario non è solo una celebrazione di ciò che è stato, ma anche un impegno continuo verso la riflessione e l'azione sulle tematiche centrali per la comunità femminista, come il lavoro, l'arte e la cittadinanza.